sabato 27 maggio 2017

Taccuino di viaggio: a pranzo con Don Camillo

La bottega di don Camillo, Brescello


di Lucia Bongiorni

Il Po comincia a Piacenza, e a Piacenza comincia anche il Mondo piccolo delle mie storie, il quale Mondo piccolo è situato in quella fetta di pianura che sta fra il Po e l’Appennino”, scriveva Giovanni Guareschi per spiegare dove si trovasse quel mondo descritto tra le sue pagine e reso celebre dalle pellicole interpretate da Gino Cervi e Fernandel.



Ecco, se stasera o ieri sera o quando eravate così piccoli da non ricordare nemmeno più quando, avete visto una di quelle pellicole che profumano di passato e nostalgia, non negatevi di trascorrere una giornata nella “Bassa”, a Brescello.  Ore senza tempo come non esiste un tempo per le storie di Giovannino Guareschi. Una passeggiata tra le vie del paese per fermarsi poi ad assaporare i piatti della cucina tradizionale nella bella Bottega di Don Camillo, poco distante dal museo che conserva tante curiosità dei già menzionati film. Sarete accolti dalla simpatica vitalità della padrona di casa, Marisa, sorridente ed amabile; la tavola è quella semplice, con la tovaglia a quadri; la cucina è casalinga e profuma di parmigiano reggiano, di culatello e di lambrusco.

Gustosi suggerimenti per l'antipasto
L’antipasto della casa è goloso e così stuzzicante da invitare alle portate successive, come i ravioli di zucca – rigorosamente fatti a mano – e le imperdibili tagliatelle al culatello. Tra i secondi piatti, la mia scelta è caduta sulla coppa al lambrusco, un piatto semplice della tradizione emiliana, cucinata e servita con il lauro, verde profumo dell’orto. Saporite delizie servite con il vino lambrusco, quello buono, “messo in vetro in Luna calante sulla riva destra del Po”, come suggerisce Chierici, “solo per gli amici fidati”. Ancora una volta, ancora insieme. Brevi ma infiniti istanti di bien vivre.

Il lambrusco della casa - Azienda vinicola Chierici, Gualtieri (RE)