giovedì 27 luglio 2017

Quel "Vecchio Portico" da cui vedo il lago...

Sotto il Vecchio Portico, all'ombra del Sancarlone

di Lucia Bongiorni

La città di Arona è come una bella donna che si adagia tra le sponde del lago Maggiore e l'ombra della statua colossale di San Carlo: baciata dal calore delle acque del lago, ammalia i visitatori con la grazia delle sue strade piccole e ben curate, la linea antica dei suoi palazzi, il tepore del suo clima.  Tra le virtù della bella cittadina piemontese, una più di altre solletica il palato e stuzzica i sensi. Appena oltre la cinquecentesca chiesa di Santa Maria di Loreto, o di Santa Marta, la cui prima pietra venne posta verso la fine del Cinquecento, si apre il portico, antico e suggestivo, che ospita l'Hostaria al Vecchio Portico.
Stuzzicanti proposte dello Chef
Lo chef Pino Criolesi propone un interessante e stuzzicante menù, ben curato nei dettagli, dall'accostamento dei sapori fino alla presentazione: piatti della tradizione piemontese - da me tanto amati fin dalla più tenera età - a quelli più spiccatamente legati al luogo nel quale ci troviamo. Come resistere al profumo del Castelmagno e a quei tajarin, resi inconfondibili dalla salsiccia di Brà?

Fagottino d'uovo con fonduta di Parmigiano
Incapace di scegliere tra tante golose tentazioni, mi lascio convincere dal gustosissimo Fagottino d'uovo con fonduta di Parmigiano Reggiano: profumato e invitante, la succulenta fonduta ben si sposa al fagottino d'uovo dal cuore caldo ma tenerissimo. Un concerto di sapori reso ancora più seducente dalla croccantezza del pane e dall'olio extravergine che perfezionano il piatto.

Fritto misto di lago con majonese al timo
Tra le proposte della carta, non si può non provare anche il Fritto misto di lago, così curiosamente servito con una salsa majonese freschissima e aromatizzata al timo: ottimo e croccante, un piatto che si presenta incantevole già agli occhi e gustosissimo al palato. Il gusto ma anche la cortesia del personale, cordiale e sorridente, perché, prima di tutto, per ritrovare il nostro tempo dobbiamo perderci in un sorriso. Infiniti istanti di bien vivre.



giovedì 20 luglio 2017

Estive golosità: l'insalata di trota.

Da casa mia: l'insalata di trota.

Un suggerimento dalla vostra golosa e curiosa Lucia Bongiorni.
L'insalata di trota si presenta come piatto fresco, estivo, semplice da preparare e da accompagnare.  Giovanni Goria, autore dell'esemplare Cucina del Piemonte collinare e vignaiolo, di cui vi ho già parlato, presenta la ricetta e suggerisce di prepararla con le trote dell'allevamento di Centallo, che definisce "il migliore del Piemonte" (pag. 28). La tenera ma compatta carne delle trote, lessate seguendo la ricetta tra poco indicata, si presta ad essere servita accompagnata da patate lesse, pomodorini dell'orto tagliati a metà oppure con insalatina verde, misticanza e germogli, magari arricchita dalla nota croccante dei ghierigli di noce.  Domenica scorsa ho presentato l'insalata di trote su un letto di patate lesse e qualche pomodorino del mio orto, fresca ma non freddissima affinché i sapori e i profumi potessero pizzicare il palato dei miei commensali. Il tutto accompagnato da un ottimo vino: la mia scelta è caduta sullo squisito Cabanon Rosé, servito fresco, il cui bouquet fruttato si sposa al sapore di questo inconsueto antipasto e lo completa amabilmente.
Le trote vanno pulite e fatte cuocere in un court-bouillon preparato con acqua, mezzo bicchiere di vino bianco, un paio di cucchiai di aceto, gambi di sedano, una cipolla tagliata in quattro e un mazzetto di prezzemolo. Lasciatele sobbollire per una decina di minuti: fate attenzione che la carne non si sfaldi. Una volta cotte e intiepidite che siano, vanno pulite e, lasciata la polpa a grossi pezzi, si arricchisce con un condimento di buon olio extravergine d'oliva passato nel frullatore con capperi, prezzemolo e qualche filetto di acciuga.
Così accomodata, la trota  - bianca o salmonata che sia - si presta a divenire un goloso e originale antipasto estivo. Tra i profumi dell'orto e il sole dell'estate: istanti infiniti di bien vivre.

Goria G., Cucina del Piemonte collinare e vignaiolo, Franco Muzzio Editore, Padova 1990 - 2002


mercoledì 19 luglio 2017

Luci sul lago


di Lucia Bongiorni

Nell'incanto dell'Isola dei Pescatori, nel cuore del Lago Maggiore, quando i colori della primavera si rispecchiano tra le dolci onde del lago. Una passeggiata tra le piccole strade e l'occasione per fermarsi e ritrovare un poco del proprio tempo in un angolo tra cielo e montagna dove sembra che l'orologio si sia fiabescamente fermato.
Ritrovare il proprio tempo anche nel gusto, su una terrazza sul lago che, oltre pochi gradini, si apre alla magia delle onde che appena sotto si rifrangono sulla riva della piccola isola.

Antipasto di pesce di lago in carpione
Il Ristorante Belvedere offre un menù in cui vengono proposti anche piatti di pesce di lago deliziosi ed accattivanti, accompagnati da una carta dei vini interessante, in cui spiccano pregiati nomi piemontesi e non solo. Imperdibile, l'antipasto di pesce di lago in carpione - così originale ma così legato alla tradizione piemontese. Profumato d'agro e gustoso, evoca un sapore antico e certi ricordi ancora vivi, pur senza un nome.
Sorprese dal menù...
Capace senza alcun dubbio di soddisfare la curiosità gastronomica di molti amanti della buona cucina, tra cui le "signore golose e curiose" che, come me, amano perdersi tra le magie dei fornelli e cercare quella parola, magari ancora non detta, su un buon locale, il menù del Belvedere riserva ancora delle sorprese. Sapidi e gustosi, i ravioli di luccio combinano perfettamente l'alba carne pregiata del pesce con la pasta e invogliano a provare altre portate in un pranzo in cui il filo conduttore è il lago con le sue ricchezze. 
Tra i secondi, il filetto di coregone accompagnato dalle verdure, rivela la sua bontà prima agli occhi e poi al palato.
Una cornice senza tempo, una terrazza sulle onde. Il gusto e il Tempo, quello con la maiuscola, che, stavolta, si ferma e magicamente si siede accanto a noi. Infiniti istanti di bien vivre.