sabato 23 febbraio 2019

Prima si mangia con gli occhi... Pescaria Milano


di Lucia Bongiorni

Prima si mangia con gli occhi, ho pensato, mentre stavo contemplando incantata la vetrina di Pescaria di Milano: tanta delizia in un piccolo locale piacevole e curato, che fa ben presto dimenticare di essere in una grande città. Tutto profuma di mare e di azzurro, tutto riporta a quella bella Puglia in cui Pescaria è nato. 



Un angolo di Polignano ed è subito mare e quel sapore di vacanza che talvolta ritroviamo anche in una grigia domenica di febbraio. Delizia del mio palato, il rosé Five Roses di Leone De Castris è fresco ma non ghiacciato e splendidamente accompagna il trionfo di pesce crudo a cui non ho saputo resistere.  Si dice che sia un fast food, per le posate usa e getta - rigorosamente compostabili - e le non convenzionali ciotole di carta che ci raccontano molto dell'anima di questo luogo, ma la qualità è altissima, la scelta ampia e il personale gentile ed accogliente. Si dice che sia un fast food, ma la carta propone anche squisiti piatti dalla cucina. 





Tra di essi, spicca un interessante spaghetto Cacio, pepe e cozze: un abbinamento insolito che si rivela al palato irresistibile e succulento, assolutamente da provare. Tra le mie scelte della giornata - completamente dedicata alla buona cucina - anche il Tris al naturale, composto da salmone, tonno e pesce spada taglio carpaccio. 




Altro non saprei aggiungere, se non il piacevole ricordo di aver dimenticato - per un paio di ore - tutto il correre della vita di ogni giorno. Le immagini parlano da sole, stuzzicano il palato, fanno sognare di un mare in cui tuffarsi, di sole che scotta la pelle, di tempo solo per noi. Prima si mangia con gli occhi: infiniti istanti di bien vivre.



martedì 19 febbraio 2019

Variazione di gnocchi alla romana






di Lucia Bongiorni

Fantasia nella presentazione e pochi, semplici ingredienti: ecco il trucco di questo piatto d'effetto ma veloce e semplice da realizzare. 

Variazione di gnocchi alla romana

1 litro di latte
250 grammi di semolino
2 tuorli d'uovo
Pecorino romano grattugiato
Parmigiano reggiano grattugiato
sale, q.b.
burro, q.b.
odore di pepe rosa

Mettete il latte sul fuoco e una volta giunto ad ebollizione, salatelo (poco) quindi aggiungete il semolino a pioggia. Fate cuocere per dieci minuti, quindi toglietelo dal fuoco e lasciate intiepidire. Raffreddato che sia, aggiungete una bella noce di burro, i due rossi d'uovo, il pecorino romano a piacere e una macinatina di pepe rosa. Assaggiate e regolate di sale se necessario.

Lasciate raffreddare il composto, quindi preparate con le mani inumidite delle piccole palline di semola - che siano poco più grandi di una noce - e mettetele in contenitori monodose da forno che guarnirete con piccoli riccioli di burro e buon parmigiano e lascerete gratinare in forno per una decina di minuti.

Mezz'ora di lavoro e il bon ton a tavola: infiniti istanti di bien vivre.