sabato 25 luglio 2020

Con la leggerezza di una Farfalla



di Lucia Bongiorni

Chissà se Angelo Ballabio, nel 1905, quando ha fondato la cantina, aveva immaginato che un  giorno di cento anni dopo ci sarebbero state una vigna e un'etichetta il cui nome evoca prati primaverili e profumo di fiori. Alessandro Jodorowsky ha scritto che "psiche", in greco, significa "anima" ma anche "farfalla": "nasciamo con un bruco di anima e il nostro lavoro è dargli ali e volo". In effetti è stato proprio così: la famiglia Nevelli, con anima e dedizione e amore per questo nostro Oltrepò, ha preso il mano le redini della cantina fondata da Angelo Ballabio e le ha ridonato ali e volo. 

 

Nel cuore delle colline che circondano Casteggio - l'antica Clastidium la cui storia (e leggende, che parlano di elefanti e di Annibale) s'intreccia con quella del console Marco Claudio Marcello - si sviluppano i vigneti dell'azienda Ballabio, che deve il nome all'eclettico - si sottolinea - e coltissimo Angelo, già "Provveditore della Casa Reale" nel 1931. L'azienda oggi si distingue per la produzione esclusiva di Metodo Classico con uve Pinot nero; una scelta consapevole voluta dalla famiglia Nevelli che, progressivamente, ha abbandonato le varie tipologie che caratterizzano storicamente la viticoltura dell'Oltrepò pavese allo scopo di dedicare la propria attenzione solo al pinot nero. Una volontà che li ha portati anche alla ricerca e allo studio di quelle che possono essere le migliori varietà di pianta a seconda della destinazione in bottiglia. La cantina si trova immersa tra le vigne e un uliveto di rara bellezza, e da sotto l'ombra di alcuni gelsi secolari - pianta cara alla nostra tradizione contadina - si può apprezzare con ancora più gusto la bollicina intensa e aromatica dello spumante godendo della vista del mare della pianura sottostante. 


La migliore espressione della cantina è lo spumante Farfalla, che deve il suo nome a una vigna suggestiva che si trova quasi al limitare della collina, così vicina al cielo, e la cui forma ricorda quella di una farfalla a cui sono state ridonate le ali per spiccare il volo. Una farfalla di pinot nero, che diventa, grazie alle sapienti mani dell'uomo e a un lavoro antico quanto il nostro tempo, un infinito momento di felicità nel bicchiere.