di Lucia Bongiorni
Incastonata come una perla in un
palazzo del Settecento, tra le colline dell’Oltrepò pavese, l’Hosteria La Cave Cantù di Casteggio ha
il raro privilegio di offrire la magia di un ambiente sereno, meravigliosamente
ovattato e un po’ fuori dal tempo, abbinato a una cucina che si riscopre
depositaria della tradizione pavese e dell’antico Piemonte rivisitati in chiave
moderna.
Appena dietro il “Pistornile”, la
vecchia chiesa di Casteggio, Certosa Cantù –come suggerisce il nome – ospitava
i monaci certosini. La linea rigorosa dell’antico palazzo fa giocare con la
fantasia e pare quasi che da uno dei portoncini della piccola corte interna
possa ancora apparire un monaco. Poco oltre, le colline fiorite dalla primavera
giocano con i colori e la luce. Il profumo dell’antico splendore del palazzo non
fa intuire nulla del dolceamaro gusto moderno degli interni dell’Hosteria, in
cui pochi, intimi tavoli sono valorizzati dalla luminosità delle vetrate e da
un sapiente gioco di luci che, la sera, rende ancora più intimo
l’ambiente.
Un luogo incantevole e capace di
far dimenticare lo scorrere del tempo, in cui poter assaporare le interessanti proposte
dello chef, Damiano Dorati. La sua vocazione per la cucina si svela fin dalla
prima adolescenza: varzese di nascita e affascinato dalla figura della nonna,
ricerca la propria strada – e la propria originalità tra i fornelli –
attraverso lo studio e l’esperienza, anche oltreoceano. Nascono così dei piatti
che rivisitano la tradizione, come il pomodoro ripieno laccato al miele, con
burrata affumicata e guacamole. Una piccola sorpresa gourmet che racconta del
sole dell’estate, del profumo del Mediterraneo e dell’amore dello Chef per la
sudamericana Maria Peña, compagna di vita di Damiano e responsabile della
cantina dell’Hosteria, anch’essa
attenta ai sapori dell’Oltrepò.
Infiniti istanti di bien vivre.
Infiniti istanti di bien vivre.
Salve, sono un lettore del blog. Le Cave Cantù mi ha sempre intrigato perché il contesto è molto bello, ma non ci sono mai stato. Mi sarebbe piaciuto leggere qualche dettaglio in più sui piatti, vista la sua grande capacità di raccontare sapori e odori. Tripadvisor non è sempre in grado di soddisfare certe curiosità.
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