domenica 24 dicembre 2017

Idee per una sera di festa: riso con capesante e profumo di zafferano


Di Lucia Bongiorni

Un risotto "di magro" per una serata di festa, tra amici o in famiglia: le capesante si sposano con il riso della Lomellina e pregiati stimmi di zafferano coltivato in una valle dell'Oltrepo pavese dove i colori del sole giocano tra le colline e i vigneti.

E' impossibile non lasciarsi conquistare da questo risotto, che ha il profumo del mare e il colore dell'oro rosso:  semplice da preparare, ma capace di incantare anche i più esigenti. In questi giorni di corsa, la scusa giusta per ritrovarsi tra i fornelli, senza fretta e senza tempo. Infiniti istanti di bien vivre.

Per realizzare questo risotto, ho preparato innanzitutto le capesante (ne ho calcolate un paio per ogni commensale), riso Carnaroli, vino Chardonnay Fattoria Cabanon, zafferano in stimmi dell'Azienda Agricola Filippo Pré, un porro, una noce di burro e brodo vegetale q.b.
Pulite le capesante e tagliatele a grossi pezzi. Tritate il porro, quindi fatelo soffriggere in una padella con il burro, versatelo in una ciotola e tenetelo da parte. Nella stessa padella in cui avete preparato il porro versate il riso e fatelo tostare a fuoco vivo, quindi aggiungete il porro e, un minuto dopo, fate sfumare con mezzo bicchiere di vino. Regolate, quando necessario, con il brodo vegetale caldo e, solo a metà cottura, aggiungete le capesante a tocchetti. Qualche minuto prima di togliere il riso dal fuoco, unite gli stimmi di zafferano che avrete già lasciato sciogliere in qualche cucchiaio di brodo caldo. Portate a termine la cottura e, dopo aver impiattato il risotto, arricchitelo con una macinata di pepe rosa.  Una deliziosa sorpresa sulla punta della forchetta.




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