domenica 14 gennaio 2018

Il sapore della semplicità



di Lucia Bongiorni
Ricordo la prima torta che ho preparato: poco più che una bambina, ho preso in mano quella vecchia copia dell'Artusi e ho cercato la ricetta della pasta frolla per preparare una crostata. Le torte della mia infanzia profumano di pasta frolla, quella appena ingentilita da una scorzetta di limone grattugiata, e di "fugasa", di focaccia, non quella salata ma la torta semplice e bassa che faceva la nonna Giovanna la domenica pomeriggio. Quella semplice, buona da inzuppare nel latte, fatta di farina, uova, zucchero, burro fuso e l'immancabile lievito Paneangeli. 

Anche la mia torta di oggi profuma di semplice. E' come un pensiero dolce da consumare con una tazza di latte la mattina, a colazione, per dimenticarsi il traffico, la strada, il lavoro, le nostre corse quotidiane tra i mille impegni della nostra frenetica vita: una crostata di pasta frolla - preparata secondo la buona, vecchia ricetta di Pellegrino Artusi - resa golosa e irresistibile da una inconsueta marmellata di una e prugne, da preparare a settembre per rendere più dolci le lunghe notti d'inverno.

Preparate la pasta frolla: per uno stampo da 22 centimetri di diametro, utilizzo 350 grammi di farina, 180 grammi di burro morbidissimo, 150 grammi di zucchero, due uova intere e un rosso, poca scorza di limone grattugiata oppure odore di scorza d'arancia. Prima di cominciare l'impasto, tiro lo zucchero per renderlo finissimo, quindi lo unisco agli altri ingredienti. L'impasto deve essere maneggiato pochissimo: Artusi consigliava addirittura di lavorarlo con la lama di un coltello. Stendete la pasta, lasciandone un poco per la decorazione della torta. Prima di versarvi la marmellata, bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta. Preparate la guarnitura della vostra crostata: a me piace prepararare ogni volta una decorazione diversa, che richiami la marmellata o la crema che sto utilizzando. Oggi la scelta è caduta su foglie di vite e pampini, che sanno d'uva e del rosso della morbida prugna susina. Prendete il tempo per realizzare questo semplice dolce e assaggiatelo domani mattina a colazione: il lunedì - finalmente - comincerà  con un sorriso. 
Piccoli gesti che nascondono infiniti istanti di bien vivre.

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