venerdì 4 agosto 2017

Profumi di Sicilia: la pasta alla Norma.



di Lucia Bongiorni

Vera delizia dalla Sicilia, si racconta che, all'inizio dello scorso secolo, lo scrittore e sceneggiatore catanese Nino Martolio fosse a pranzo in via Etnea a Catania: di fronte a lui, superbi spaghetti conditi con pomodoro, ricotta e melanzane fritte. Entusiasta dell'ottimo piatto, lo paragonò alla Norma, la più celebre delle opere del "cigno di Catania", il compositore Vincenzo Bellini. Chista è una Norma, un piatto superbo come il celebre componimento belliniano.

Scegliete maturi pomodori e preparate il sugo: qualche cucchiaio di buon olio extravergine di oliva, uno spicchio d'aglio che lascerete imbiondire e poi leverete, quindi i pomodori aggiunti a grossi pezzi insieme a qualche foglia di basilico. Cotti che siano, lasciateli intiepidire, passateli con il passaverdure e fate restringere il sugo sul fuoco dolce regolandolo anche di sale. Mentre i pomodori intiepidiscono, tagliate a fette le melanzane e mettetele a spurgare con il sale affinché perdano l'amaro, quindi lavatele e tamponatele con della carta da cucina. Friggete le melanzane in olio bollente, quindi lasciatele scolare sulla carta assorbente affinché perdano l'unto in eccesso. Mentre friggete le melanzane, fate cuocere la pasta: maccheroni rigati o spaghetti. Una volta cotta, fatela saltare nella padella con il sugo di pomodoro a cui aggiungerete, appena prima di levarla dal fuoco, una bella manciata di foglie di basilico fresco. Impiattate e completate con le melanzane fritte e la ricotta salata grattugiata.

Sedetevi a tavola e provate a chiudere gli occhi: sentirete il profumo verde del basilico, la gioia del rosso pomodoro, l'intensità della ricotta. Sentirete i profumi dell'isola e, chissà, quella voce calda e potente cantare Casta diva che inargenti... 
Un momento tutto per sé: infiniti istanti di bien vivre.

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