di Lucia Bongiorni
Ci sono giorni che hanno il
profumo di un fiore di campo raccolto tra i vigneti. Un angolo di pace e
bellezza, una vigna che sale al cielo e il sentore lontano del mare, oltre i
monti, che – talvolta - come una magia,
solletica le viti le mattine di primavera. Tutto questo è Fattoria Cabanon, un
piccolo gioiello incastonato come una perla tra le colline dell’Oltrepo pavese:
un’azienda agricola antica e felice, un’eccellenza di quella terra che è oggi
Lombardia e un tempo “antico Piemonte”. Una maestria italiana, prima di tutto,
che unisce una storia centenaria a un’attenzione modernissima alla cura del
pregiato, del biologico, della natura.
La storia della fattoria Cabanon
s’intreccia con la storia della famiglia Mercandelli: oggi Elena, una cara amica
e una donna sempre meravigliosamente sorridente, mi accoglie con il marito John
e il figlio Gregorio. Lontano dalla città, lontano dalla frenesia quotidiana,
posso finalmente accomodarmi nella sala della casa padronale. Un gioco di ombre
e di luce mi fa tornare alla memoria il tempo che ho avuto la fortuna di
trascorrere tra queste mura, tanti anni fa, quand’ero poco più che una
ragazzina. La vendemmia era allora un momento certo di fatica ma anche di gioia,
di condivisione. La realtà di questa giornata s’intreccia ora con il ricordo di
quei momenti e della gentilezza, della capacità di Elena e della sua famiglia
di farti sentire non solo ospite ma compagna ed amica, sempre.
Un nome singolare, Cabanon, dalla
parola dialettale che designava un piccolo deposito in legno utilizzato per
custodire le attrezzature dell’azienda agricola, come caratteristico è il nome
di molte dei pregevolissimi vini prodotti dall’azienda: Cavaliere Solitario, King Arthur, Piccolo Principe ne sono alcuni
esempi. Fattoria Cabanon si distingue per l’artigianalità della lavorazione e
per l’attenzione alla produzione: biologica certificata dal 1991, la politica
aziendale vieta il ricorso ad agenti chimici, miglioratori, pesticidi. Bassissimo il tenore dei bisolfiti nel vino. Una passeggiata nella vigna mi riporta finalmente a
sentire il profumo dell’erba e dei fiori, sempre presenti tra questi filari,
una tavolozza di rosso e d’oro che si staglia contro l’azzurro luminoso e
solare del cielo d’Oltrepo. Finalmente l’incanto si compie: ritrovo il mio
tempo tra il profumo del mosto e quello del Dom
Cabanon, vino spumante che nasce dall’unione sapiente ed accorta di uve
Pinot Grigio, Chardonnay e Sauvignon blanc. Uno spumante biologico, dal sapore
e aroma calibratissimi, ottenuto da uve raccolte a piena maturazione; un vino
che non è stato sottoposto a sboccatura e che nasce seguendo la regola antica
elaborata dall’abate francese Dom Perignon. Lentamente fermentato in bottiglia,
stuzzica il palato e i sensi; l’aroma equilibrato lo rende perfetto sia per
accompagnare il dessert che piccole entrées di mare. Il Dom Cabanon, però, prima di ogni altra cosa, ci chiede di fermarci:
assaporare il vino per ritrovare istanti del nostro tempo, della nostra vita.
Fattoria Cabanon, però, non è
solo Dom Cabanon. Altri sapori, altre
rivelazioni ci attendono in questo meraviglioso viaggio alla scoperta
dell’eccellenza. A presto.
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